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La ricompensa è il viaggio: i 15 sintomi della dipendenza da viaggio

di Stefania Bergo

Tutti noi amiamo viaggiare. Ognuno a modo suo, certo. C'è chi si sposta solo di poche centinaia di chilometri da casa o porta con sè ogni comodità o quanto meno si aspetta di trovarle a destinazione. C'è chi tira un dado e indipendentemente dalla meta prepara lo zaino con l'essenziale, un libro, una fotocamera, fogli per scrivere, pochi soldi nelle tasche. C'è chi percorre a piedi il globo per mesi ma poi deve tornare a casa, chi invece andrebbe sempre, in linea retta, senza ritorni. C'è chi viaggia da solo, chi è felice di avere compagnia.

Tanto abbiamo scritto sui viaggiatori e le loro valigie, e in quest'articolo vorrei mettere in luce alcuni aspetti tipici dell'eterno viaggiatore, quell'ansioso sognatore drogato di viaggio, totalmente dipendente, geneticamente modificato.
Quanti di voi riconoscono di avere questi sintomi?

1) Tornare a casa è per te solo una pausa tra due viaggi e già mentre stai rientrando pensi ad organizzare la partenza successiva, a volte ancora prima che il viaggio precedente sia finito.

2) Passi gran parte del tuo tempo di attesa a cercare offerte navigando su website di compagnie aeree low-cost. 

3) Ogni giorno ti suggerisce una diversa destinazione e cominci a fantasticare sulla meta, documentandoti sulle usanze e i possibili itinerari.

4) Anche la musica ti fa pensare al viaggio o a posti in cui sei stato o a persone che hai conosciuto in giro per il mondo.

5) Lavorare per te è solo un modo per avere fondi per il tuo prossimo viaggio. Non miri a diventare ricco, tanto meno alla stabilità economica, dato che non hai nemmeno la certezza di dove vivrai nei prossimi anni.

6) I primi cinque sintomi ti fanno sentire "in gabbia", pesante, avverti un forte desiderio di evasione, di spiccare il volo di nuovo. Ti senti un'anima in pena.

7) Programmi i tuoi viaggi da solo, senza aspettare l'iniziativa di qualcun altro. Gli altri, semmai, si aggiungeranno come compagni di cammino.

8) Pensare ai luoghi non ancora visitati ti eccita ma allo stesso tempo ti intristisce. E ti ritrovi a contare, sul mappamondo, in quali paesi sei già stato e quanti ancora te ne mancano... e ti senti sia un esordiente sia un viaggiatore navigato, a seconda dell'umore o della gravità della tua crisi d'astinenza.

9) Ti senti più felice, migliore, autentico, quando viaggi, perchè finalmente esprimi la tua vera natura di vagabondo.

10) Quando non viaggi... immagini di farlo! O ricordi di averlo fatto. E allora ti capita di sorridere inspiegabilmente in mezzo alla folla, come un ebete ubriaco, o intristirti e tirare su col naso. 

11) Sei taciturno, ma quando parli di viaggi non ti ferma più nessuno, potresti raccontare per ore e ti stupisci se l'interlocutore non coglie la meraviglia di quell'alba arancione sulla savana o del profumo del frangipani che ti sveglia al mattino o di comprare cinque scellini di pomodori al mercato. Oppure, al contrario, ascolti nei minimi dettagli i racconti di altri viaggiatori, con la meraviglia che ora è sulla tua faccia, perché tu, contrariamente ad altri interlocutori non drogati, cogli ogni sfumatura del racconto e già sogni di vivere le stesse avventure.

11) Ti riempi la casa di fotografie e ricordi di viaggio e li guardi sempre con nostalgia ma anche con il sorriso sulle labbra e la commozione che ti tange le ciglia.

12) Realizzi di avere ampie conoscenze sulla geografia e la storia di diversi paesi del mondo, ma anche sul clima, le usanze, la flora, la fauna e la cucina locale. Così, durante una pizza con gli amici, senza rendertene conto, partendo dal chapati, ti ritrovi a raccontare dei fenicotteri rosa del lago Nakuru o del caldo torrido di Doha.

13) Prenotare un volo aereo ti galvanizza e ti commuove. E inizi il conto alla rovescia.

14) I tuoi amici parlano lingue differenti e sono disseminati in ogni angolo del mondo. E il pensiero di andarli a trovare, un'imposizione che ha il sapore della libertà, ti fa frullare la farfalline nello stomaco.

15) Dici che puoi smettere di viaggiare quando vuoi... ma sai benissimo che non è vero!

Se sei arrivato fin qui e ora senti un'irresistibile voglia di partire, rassegnati: sei totalmente dipendente dal viaggio!



Stefania Bergo
Non ho mai avuto i piedi per terra e non sono mai stata cauta. Sono istintiva, impulsiva, passionale, testarda, sensibile. Scrivo libri, insegno, progetto ospedali e creo siti web. Mia figlia è tutto il mio mondo. Adoro viaggiare, ne ho bisogno. Potrei definirmi una zingara felice. Il mio secondo amore è l'Africa, quella che ho avuto la fortuna di conoscere e di cui racconto nel mio libro.
Con la mia valigia gialla, 0111Edizioni.

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