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Recensione "Novecento" di Alessandro Bricco

NOVECENTO 
di Alessandro Bricco 
Feltrinelli 
Monologo 
ISBN 978-8807880889 
cartaceo 5,10€ | Amazon 
ebook 3,99€ | Amazon  

Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché. Questo racconto, nato come monologo teatrale, è uscito per la prima volta nel 1994. Nel 1998 Giuseppe Tornatore ne ha tratto il film "La leggenda del pianista sull'oceano".

RECENSIONE


Basta un’oretta, più o meno, per leggere o rileggere Novecento di Alessandro Baricco.
La storia la conosciamo tutti per aver visto il bel film “ La leggenda del pianista sull’oceano”, messa sullo schermo, benissimo, da Tornatore. Anch’io l’ho visto più volte; ho visto anche il monologo teatrale, molto bello, con un grande, anche se poco noto, Eugenio Allegri.
Leggere il libro è comunque un’altra cosa, la soddisfazione intima della lettura ti fa inventare il personaggio come vuoi tu, gli dai l’inflessione dialettale che ti piace di più, mentre ti parla nel silenzio della lettura.
Un neonato viene trovato dagli uomini dell’equipaggio, nella sala da ballo del Virginian. Lì trascorrerà l’intera vita, senza mai scendere a terra e suonando divinamente il pianoforte.
Molte volte gli viene suggerito di sbarcare, ma Novecento è felice solo viaggiando sul mare e suonando.
Che abbiate oppure no visto il film o lo spettacolo teatrale, vi consiglio comunque di leggere questo libro, sapere già il finale potrebbe essere anche un vantaggio, perchè vi soffermerete di più sulla scrittura semplice e pulita di questo nostro Maestro.



Angelo Gavagnin
Ho lavorato al Porto di Venezia, un lavoro che mi lasciava periodi di libertà che ho usato per viaggiare in Thailandia, Malesia, Sri Lanca, ma anche Cuba e Santo Domingo. Sono stato varie volte in India. Ho conosciuto il Maestro Indiano Osho e ho assistito alla sua cremazione tra canti e balli. Sono diventato papà all'età nella quale di solito si diventa nonni e così sono finiti i viaggi e mi è venuta voglia di scrivere.
Non sono nato e mi sento molto bene, Youprint.

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