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Recensione "La notte delle statue" di Marco Vichi


LA NOTTE DELLE STATUE   
di Marco Vichi  
Salani Editore 
Narrativa per ragazzi  8+ 
ISBN  9788867155149  
cartaceo 11,05€ | Ibs  
ebook 4,99€ | Ibs   

Firenze, un parco immenso e labirintico, un bambino che si è perso si addormenta. Intorno a lui si anima un mondo fatto di statue dalle forme più strane, fontane giganti, alberi altissimi e piante mai viste. Fanciulle magnifiche danzano ridendo, un uomo molto grasso e nudo avanza seduto sul dorso di una tartaruga, un cavallo alato prende il bambino in groppa e lo porta con sé nel cielo stellato, sempre più in alto, sopra la città, verso la luna.
Un Giardino di Boboli magico e pieno di incanto fa da sfondo a una storia poetica e suggestiva, un mondo segreto fatto di sogni e desideri che rinascono a ogni tramonto e si assopiscono ogni mattina. Un’avventura fantastica raccontata da Marco Vichi, abilissimo creatore di atmosfere, sullo sfondo di uno dei luoghi simbolo della cultura italiana.

RECENSIONE


Unire la fantasia smisurata e coinvolgente dei bambini, alle opere d'arte presenti in uno dei giardini più vasti e affascinanti d'Italia é stata un'idea geniale. Aggiungere a ciò un velo di commozione, di rimpianto e di malinconia rende il racconto lungo "La notte delle statue" di Marco Vichi, con le illustrazioni di Francesco Chiacchio, un volume non soltanto adatto ai bambini, ma piacevole e interessante anche per coloro che hanno superato l'infanzia da qualche lustro.
A chiudere il cerchio le meravigliose illustrazioni in chiaro scuro di Chiacchio, che rivelano, senza svelare del tutto, il mondo surreale descritto dallo scrittore fiorentino.
Abile, come suo solito, nella descrizione dei luoghi, la realtà cede in quest'opera il posto all'altrove onirico, tipico delle scritture surrealiste e la mente di un bambino appare come luogo ideale dove la fantasia, il sogno e la realtà possano mischiarsi fino ad apparire tangibili e condivisibili.
Gigo, un bambino sensibile, narra allo scrittore di una meravigliosa avventura vissuta all'interno del Giardino di Boboli, nel centro di Firenze, dove si era recato con la madre. Dopo essersi perso tra i viali delimitati da siepi, si addormenta e la sua avventura ha inizio, tra voli pindarici, scoperte ed emozioni contrastanti, che lasciano nel lettore un sorriso amaro, sorretto da una lieve malinconia.
Sebbene avessi visitato molte volte il Giardino di Boboli prima di leggere il racconto, tornarci dopo aver conosciuto le "sciocchine", il cavaliere, ma soprattutto Pegaso, mi ha permesso di scoprire un lato di quelle statue dal gusto neoclassico nascosto e meraviglioso al contempo.



Gianna Gambini
Laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di Firenze. Dopo aver conseguito alcuni master e il diploma di specializzazione presso la SISS di Pisa, lavora come insegnante, presso la Scuola Secondaria di Primo grado. Sposata con una figlia vive nel comune di Terranuova Bracciolini.
Tartarughe marine, 0111Edizioni.

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