Recensione autori emergenti "Il riparatore"
di Eia Spinelli
0111Edizioni
ISBN 978-88-6307-756-8cartaceo 14,50€ | Labandadelbook
ebook 4,99€ | Amazon
I Blaster minano il lavoro dei Padri Scrittori, coloro che decidono il nostro destino. Grazie alla loro grande forza di volontà, si rifiutano di percorrere i canali che sono stati assegnati loro e deviano, invadendo i destini altrui e rischiando di generare il Caos. Il Riparatore è un cacciatore di Blaster che lotta per ripristinare il giusto corso degli eventi. Un fedele soldato che dagli scontri della prima Guerra d'Indipendenza fino ai giorni nostri ha servito con devozione gli Scrittori della nostra vita. L'avvento dell'Abominio farà vacillare la sua fede ponendolo di fronte a una scelta drammatica: la sicurezza del certo, figlio del determinato, o il fascino dell'imprevedibile, padre del libero arbitrio?
Immagino che molti di noi, almeno una volta nella vita, si siano chiesti se siamo veramente dotati di libero arbitrio, oppure, se questo ci consenta soltanto un minimo di facoltà d’azione quando, invece, si nasce già con il proprio destino segnato. Una domanda a cui nessuno potrà dare una risposta scientifica; starà soltanto a noi indirizzare la nostra convinzione verso l’una o l’altra ipotesi.
Tano Buscemi, il centenario protagonista de “Il Riparatore”, dubbi di questo tipo non potrà mai averne. Lui sa bene che il destino dell’umanità è già stabilito, a tavolino, da entità sconosciute denominate “scrittori”. E sa che vi sono persone preposte a sorvegliare che tutti i percorsi definiti non subiscano variazioni e altre, ancora, a intervenire nel caso ciò avvenga. Egli è uno di questi, è un “riparatore”. Un uomo strappato alla morte, a cui viene fatto il dono della longevità e del “prana” ossia della facoltà di guarire ogni male fisico con il solo tocco delle mani, addestrato e indottrinato alla fede, all’obbedienza e al sacrifico per contrastare e annientare i “blaster”, cioè coloro che sono dotati di una forza di volontà tale da riuscire a trasgredire al loro destino. Questo non deve assolutamente succedere, poiché si potrebbe scatenare il fenomeno della disobbedienza e procurare il caos che porterebbe, inesorabilmente, all’annientamento del genere umano.
Il racconto si snoda in un lungo periodo storico della nostra bella Italia, che va dalla prima guerra d’indipendenza sino ai giorni nostri e accompagna il protagonista in tutti i suoi cambi di identità, in tutte le sue molteplici avventure, sino al momento in cui metterà in discussione le dottrine praticate e ritenute inviolabili.
Ho trovato l’idea davvero originale e il suo sviluppo appassionante e coinvolgente. Mi è piaciuta molto la chiave ironica, a volte comica, con cui l’autore si è espresso, regalando momenti di puro divertimento che hanno alleggerito una trama che poteva, altrimenti, risultare un po’ troppo cupa. “Il riparatore” è uno di quei libri in cui i personaggi, ben definiti, entrano a fare parte delle tue conoscenze e in cui non vedi l’ora di conoscere il seguito della storia ma ti rammarichi di averne concluso la lettura. Il finale, tuttavia, lascia presagire un seguito e mi auguro di poterlo leggere al più presto.
Non esiste lettore a cui non consiglierei questo testo. I miei complimenti a Elia Spinelli!
Tano Buscemi, il centenario protagonista de “Il Riparatore”, dubbi di questo tipo non potrà mai averne. Lui sa bene che il destino dell’umanità è già stabilito, a tavolino, da entità sconosciute denominate “scrittori”. E sa che vi sono persone preposte a sorvegliare che tutti i percorsi definiti non subiscano variazioni e altre, ancora, a intervenire nel caso ciò avvenga. Egli è uno di questi, è un “riparatore”. Un uomo strappato alla morte, a cui viene fatto il dono della longevità e del “prana” ossia della facoltà di guarire ogni male fisico con il solo tocco delle mani, addestrato e indottrinato alla fede, all’obbedienza e al sacrifico per contrastare e annientare i “blaster”, cioè coloro che sono dotati di una forza di volontà tale da riuscire a trasgredire al loro destino. Questo non deve assolutamente succedere, poiché si potrebbe scatenare il fenomeno della disobbedienza e procurare il caos che porterebbe, inesorabilmente, all’annientamento del genere umano.
Il racconto si snoda in un lungo periodo storico della nostra bella Italia, che va dalla prima guerra d’indipendenza sino ai giorni nostri e accompagna il protagonista in tutti i suoi cambi di identità, in tutte le sue molteplici avventure, sino al momento in cui metterà in discussione le dottrine praticate e ritenute inviolabili.
Ho trovato l’idea davvero originale e il suo sviluppo appassionante e coinvolgente. Mi è piaciuta molto la chiave ironica, a volte comica, con cui l’autore si è espresso, regalando momenti di puro divertimento che hanno alleggerito una trama che poteva, altrimenti, risultare un po’ troppo cupa. “Il riparatore” è uno di quei libri in cui i personaggi, ben definiti, entrano a fare parte delle tue conoscenze e in cui non vedi l’ora di conoscere il seguito della storia ma ti rammarichi di averne concluso la lettura. Il finale, tuttavia, lascia presagire un seguito e mi auguro di poterlo leggere al più presto.
Non esiste lettore a cui non consiglierei questo testo. I miei complimenti a Elia Spinelli!
Ornella Nalon I miei hobby sono: il giardinaggio, la buona cucina, il cinema e, naturalmente, la scrittura, che pratico con frequenza quotidiana. Scrivo con passione e trasporto e riesco a emozionarmi mentre lo faccio. La mia speranza è di trasmettere almeno un po’ di quella emozione a coloro che leggeranno le mie storie. “Quattro sentieri variopinti”, Arduino Sacco Editore “Oltre i Confini del Mondo”, 0111 Edizioni “Ad ali spiegate”, Edizioni Montag “Non tutto è come sembra”, da 0111 Edizioni. |
recensione molto interessante, invoglia a leggerlo!
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