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Recensione di Tamara Marcelli "Le attrici"

AUTORE: Elena Stancanelli
EDITORE: Einaudi | Acquista
GENERE: Narrativa
ISBN:  9788806158637

Il teatro, un provino decisivo in un'isola che nasconde un mistero, due ragazze, e una sola parte da assegnare. Chi comanda il gioco è il maestro, terribile e seducente come può esserlo soltanto chi ha divelto il cancello che divide il bene dal male.
Ariel ha ventitre anni, e questo è il suo nome d'arte. Perche lei sogna di volare, come lo spiritello di Shakespeare nella Tempesta, e il suo cielo è il teatro. Nella sua ambizione inconcludente e un po' sventata, ha una stella polare: il maestro, il piú grande di tutti. Un giorno arriva l'occasione vera, del tutto insperata. Il maestro, proprio lui, cerca un'attrice.
Al provino Ariel incontra Tina, attrice sí, ma di cinema. Strampalata, arruffona, e soprattutto bellissima. Le due ragazze rimangono per tre giorni nella casa sull'isola, un mondo a parte dove le regole, quelle che tutti conosciamo, non valgono piú. Un ponte da attraversare per diventare adulti.
Le attrici è un romanzo di formazione, tra le cui pagine si nasconde una storia d'amore che è il nucleo denso e quieto della tempesta, l'occhio del ciclone. Ed è un romanzo sul talento, talismano che ognuno di noi può opporre alla malinconia e alla paura.

RECENSIONE

Un libro psichedelico, veloce, contorto, fatto di immagini che si rincorrono, di storie che si intrecciano e che ritornano. Il Teatro come sfondo, come una tela bianca che accoglie le anime perse. E si colora, magicamente. Perché il Teatro è magia, è quel che non si può mai spiegare a parole. E gli attori sono esseri un po’ strani, sempre con la testa altrove, sempre con un personaggio addosso, anche quando dormono. Che mentre parlano ascoltano il suono, le melodie di quel che dicono. L’Arte delle parole ma più delle pause, del nulla pieno di tutto.
La Stella marina. Un quadro, l’Arte, la Vita. I sogni che sono più duri della realtà. Onde fluttuanti che si infrangono continuamente, senza riposo. E ti viene voglia di buttartici dentro. Lasciarti portar via. Facile scappare, difficile restare. Ripercorrere i propri passi a ritroso e raggiungere l’origine. Perché la fine può essere l’inizio.
La forza delle emozioni, qualsiasi esse siano. Belle e ripugnanti. Fanno parte del gioco. E il gioco può essere un pretesto, un ponte per arrivare dall’altra parte.
L’Arte è la Vita vista in modo più semplice. Più vero.
La Vita è Arte quando ascoltiamo la voce della nostra anima.
Quando assecondiamo ciò che siamo. Quando non ci imponiamo scelte fatte per noi da altri. Quando possiamo sederci in riva al mare e respirare. Liberi. Sotto la pioggia che lava via il superfluo, quello che ti si appiccica addosso e ti appesantisce. Ti blocca e ti scolora.
E’ Arte quando torniamo ad essere una tela bianca.
“Io vendo rose appassite. Ma questo è il mio destino. Perché il talento è un destino.”
E’ la mia Vita.



Tamara Marcelli
Artista poliedrica, eccentrica, amante dell'arte in tutte le sue forme. Una sognatrice folle. Ha studiato Lettere e Tecniche dello Spettacolo, canto e recitazione per oltre dieci anni e ha lavorato come attrice in alcuni importanti Teatri del Lazio. Scrive poesie, romanzi, testi teatrali, articoli e saggi.
Il blu che non è un colore,  Montag.

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