Pag. 69 | #6 "Volevo un marito nero"
VOLEVO UN MARITO NERO >> more info
di Valentina Gerini
Zerounoundici Edizioni | 162 pagine
... Vidi quelli che chiamano i "batey" ovvero villaggi più o meno agiati, composti spesso da case tutte uguali che vengono offerte ai lavoratori delle piantagioni e alle loro famiglie. Nei batey spesso non arriva l'elettricità e le case non sono dotate di acqua potabile, ci sono dei bagni pubblici dove le persone a turno possono farsi la doccia e darsi una rinfrescata. Sono quasi sempre lontani dalle città e la vita di quelle persone è spesso rinchiusa all'interno di quei villaggi. Visitai la capitale Santo Domingo dove vidi altissimi palazzi e centri commerciali. Era una vera e propria città, intasata dal traffico. Non c'erano mucche lì, solo macchine, autobus e taxi, spesso malconci. Vidi la zona coloniale dove si dice sia vissuto il nipote di Cristoforo Colombo per anni, una parte molto antica, forse l’unica parte antica rimasta in città, fatta di stradine piastrellate e edifici in stile coloniale. Moltissimi negozi di artigianato e ristoranti anche di alto rango costeggiavano le stradine.Passeggiando come una turista ricordai perché avevo scelto questo lavoro e mi sentii felice. La mia vita iniziava di nuovo a prendere forma. Dicendo sì alla vita incontrai quello che oggi è mio marito...
~ 69 ~
Nessun commento