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NON SONO NATO E MI SENTO MOLTO BENE >> more info 
di Angelo Gavagnin 
Ilmiolibro | 138 pagine 

Parlare da soli

Molte volte i ragionamenti iniziano con la frase "suo malgrado", ma dobbiamo tutti capire che le cose delle quali ci sta spiegando il suo pensiero, sono completamente vissute al di là dalla sua volontà.
Egli vorrebbe essere da un’altra parte, in un altro momento, su di un altro pianeta.
Suo malgrado, è immerso in questa esperienza di genitore, per di più anziano, per di più pensante.
Suo malgrado, impara anche qualcosa in quanto vive vicino a bambini, tutti i giorni, e osserva.
A volte si perde nel guardare sua figlia mentre gioca, da sola, inventa intere storie, protagonisti i suoi pupazzi, parla a voce alta ed è divertente ascoltare senza essere visto.
Il parlare da soli a voce alta è comune nei bambini, per i quali è una normale forma dello sviluppo cognitivo.

Nell'età dell'asilo ma anche alle elementari, il soliloquio aiuta i bambini nella risoluzione dei problemi e anche forse nella pianificazione delle cose da fare, non va perciò censurato ma semmai incoraggiato.
Con il tempo non scompare, però diventa prevalentemente soliloquio interiore. E anche in questo caso va bene.
Ricordava invece, divertito, che un giorno, qualche anno fa, vedendo per strada una persona che parlava da sola e gesticolava, si era un poco allarmato pensando che si trattasse di persona con problemi mentali.
Si era poi accorto che stava solo parlando al cellulare con l'auricolare sull'orecchio.
Adesso quest'osservazione risulta un po’ sciocca, ma all'inizio dell'era del cellulare, non eravamo abituati come ora a vedere quello che ci ha descritto.
Adesso è stato sdoganato tale comportamento, così non capiamo più se il pazzo che cammina di fianco a noi, sbraitando da solo e guardando il vuoto, non sia semplicemente un risparmiatore che rampogna il suo broker per aver venduto le azioni che poi sono salite, e comprato quelle che poi sono scese.

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