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Racconti illustrati | #7 - settembre "L'unicorno dei sogni"



Racconto fantasy per bambini inedito di Stefania Bergo 
Illustrazioni: Giorgia Catelan


L'amuleto
Ride Emma, mentre attorciglia i riccioli neri tra le dita.
«Pat, riportami la palla... », grida al suo cagnolino.
Ma Pat insegue una farfalla gialla: attraversa il prato fiorito della scuola, salta il basso cancello, corre sulle aiuole assolate davanti alla chiesa. Corre, corre, corre... fino al mare. Che meraviglia il mare! La schiuma delle onde accarezza il cielo e si confonde con le nuvole sdraiate all'orizzonte, il vento spande delicatamente nell'aria il profumo dell'acqua salmastra e le grida dei gabbiani, mentre la sabbia risplende sotto il sole come la madreperla delle conchiglie.
«Pat, dove sei finito?».
Finalmente il musetto nero di Pat fa capolino tra gli scogli e la sua piccola coda bianca impazzita risponde al richiamo. Emma gli si avvicina e Pat si sdraia sulla schiena per farsi accarezzare la pancia.
«Ti piace il mare, vero Pat? Mi hai fatto correre per tutto il paese! Restiamo ancora un po', altri dieci minuti, poi torniamo a casa», aggiunge toccandogli il nasino.
Mentre Pat annusa la sabbia, Emma passeggia tra le rocce, cercando piccoli tesori: conchiglie, tappi colorati, sassi perlescenti. E quello? In una piccola insenatura, appena sotto la sabbia, scorge una collana con un amuleto. È così brillante che fa luccicare l'acqua. Rappresenta un cavallo bianco con un corno di smeraldo sulla fronte e le ali spiegate come se stesse per spiccare il volo.
«E' la cosa più bella che abbia mai visto - dice Emma ammirandolo in controluce - guarda Pat, è sicuramente il tesoro di qualche pirata - aggiunge piena di entusiasmo - si, Maverick il Guercio è stato ucciso su questa spiaggia mentre nascondeva il suo forziere…».
La fantasia di Emma corre più veloce di Pat, è più grande del mare…
«Ssst...sarà il nostro segreto!», sussurra stringendo il suo trofeo tra le mani.
Poi, come un re che s’incoroni da solo, indossa la collana con l'unicorno alato, facendo bene attenzione a nasconderla sotto la camicetta. Dà un ultimo sguardo all'azzurro del mare, fa un cenno a Pat e s’incammina allegra verso casa.
La fata del tempo
È ormai sera. Subito dopo cena, Emma aiuta la mamma a sparecchiare la tavola, poi sale nella sua cameretta, ansiosa di sognare nuovi mondi fatati in cui correre con il suo unicorno, quasi fosse un nuovo amico con cui giocare.
«Emma, ricordati di lavarti i denti - le grida la mamma dal piano di sotto - tra poco vengo a rimboccarti le coperte».
«Lo faccio subito mamma», risponde lei correndo in bagno.
Poi, si stende nel suo letto, con la collana tra le dita. Un lampo accende i suoi occhi verdi mentre ripensa alla spiaggia e al tesoro di Maverick il Guercio. E mentre la sua fantasia comincia a creare, si addormenta sorridente, stringendo l’unicorno nella mano destra. Quando la mamma sale per darle la buona notte, Emma sta già sognando, galoppando, volando...
«Buona notte piccola mia», le sussurra dolcemente la mamma baciandole i capelli.
Ma, non appena esce dalla stanza, l'amuleto s’illumina di una luce abbagliante, come un lampo in un cielo notturno, mentre l’aria intorno si riempie di suoni, colori, voci...
Emma si sveglia, apre gli occhi e si ritrova stesa su un arcobaleno di petali che emanano profumi mai odorati, così intensi che arrivano in fondo all'anima e la fanno vibrare. Si guarda intorno, senza capire che stia succedendo, dove si trovi, ma senza preoccuparsene. Si guarda intorno. A destra scorge un fitto bosco di alberi dalla chioma di un verde delicato e altri con le foglie rosse, bianche e blu. Più in là, verso l'orizzonte, un fiumiciattolo scorre pigramente bagnando i rami cadenti dei salici. A sinistra, una strada di corallo serpeggia tra il carnevale dei fiori, allontanandosi dallo sguardo fino a sparire.
«Ciao! Sei arrivata finalmente!»
[continua]



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