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"Non tutti i principi nascono azzurri"
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AUTORE: Andrea Gatti
CE: Narcissus Selfpublished
GENERE: Fantastico
ISBN: 978-6050328523
CE: Narcissus Selfpublished
GENERE: Fantastico
ISBN: 978-6050328523
Layne Cantrell non è un principe azzurro.
Per uno scherzo del destino, però, è nato nel Regno Capitale, patria dei principi azzurri, e come se non bastasse la sua famiglia l’ha praticamente inventata la professione, molti anni or sono: Arcival Cantrell, il primo paladino, colui che salvò il regno dai pirati, colui che sconfisse il drago, colui che… bla bla bla.
Ci sono così tante leggende sul suo conto che in ognuna ha i capelli di un colore diverso e la sua principessa non ha mai lo stesso nome.
Sono solo storie, ma purtroppo il padre di Layne non la pensa allo stesso modo.
Lui sì che è un vero principe azzurro, anche se ormai tende al giallino – sapete, è un po’ itterico. Be', fatto sta che crede ciecamente nella superiorità della sua famiglia ed è convinto che non possa fallire. Mai.
Layne invece fallisce. Spesso.
Fa uscire suo padre di senno.
Dopo anni di delusioni, però, l'anziano principe è riuscito a incastrare suo figlio: l'ha iscritto all’Accademia per Principi Azzurri™, "un pozzo senza fondo dove i sogni se ne vanno a morire" – secondo Layne – nel quale spera che gli venga la voglia di essere un principe azzurro per davvero.
Del resto, cosa può essere più efficace che vivere in cattività assieme ad altri cento ragazzotti sudati pronti a compensare qualsivoglia mancanza con spade d’acciaio.
Quello che Layne non sospettava è che proprio suo padre, IL principe azzurro, sarebbe scomparso in mezzo al deserto.
Quello che nessuno sospettava è quanto rapidamente possano mischiarsi i colori quando tutto va a rotoli.
Perché tutto rotolerà.
Oh, se rotolerà.
Per uno scherzo del destino, però, è nato nel Regno Capitale, patria dei principi azzurri, e come se non bastasse la sua famiglia l’ha praticamente inventata la professione, molti anni or sono: Arcival Cantrell, il primo paladino, colui che salvò il regno dai pirati, colui che sconfisse il drago, colui che… bla bla bla.
Ci sono così tante leggende sul suo conto che in ognuna ha i capelli di un colore diverso e la sua principessa non ha mai lo stesso nome.
Sono solo storie, ma purtroppo il padre di Layne non la pensa allo stesso modo.
Lui sì che è un vero principe azzurro, anche se ormai tende al giallino – sapete, è un po’ itterico. Be', fatto sta che crede ciecamente nella superiorità della sua famiglia ed è convinto che non possa fallire. Mai.
Layne invece fallisce. Spesso.
Fa uscire suo padre di senno.
Dopo anni di delusioni, però, l'anziano principe è riuscito a incastrare suo figlio: l'ha iscritto all’Accademia per Principi Azzurri™, "un pozzo senza fondo dove i sogni se ne vanno a morire" – secondo Layne – nel quale spera che gli venga la voglia di essere un principe azzurro per davvero.
Del resto, cosa può essere più efficace che vivere in cattività assieme ad altri cento ragazzotti sudati pronti a compensare qualsivoglia mancanza con spade d’acciaio.
Quello che Layne non sospettava è che proprio suo padre, IL principe azzurro, sarebbe scomparso in mezzo al deserto.
Quello che nessuno sospettava è quanto rapidamente possano mischiarsi i colori quando tutto va a rotoli.
Perché tutto rotolerà.
Oh, se rotolerà.
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Le strade non erano lastricate, ma di terra battuta e sabbia, e quasi tutte brulicavano di bancherelle e tende che vendevano pressoché qualsiasi cosa. Delle molte vivande e verdure esposte Layne non conosceva nemmeno il nome. Fu così, passando di strada in strada, di mercato in mercato, che si perse.
Troppo intimorito per chiedere indicazioni, formulò alcune teorie con basi più o meno scientifiche sulle direzioni da prendere, cose come le ombre allo zenit, il muschio a nord e la pendenza delle strade. Dopo due ore di marcia determinata e sistematica verso ovest Layne fece capolino al porto, da cui era partito venti teorie assurde prima. C’erano solo due spiegazioni possibili: o i poli magnetici avevano cambiato posizione all’improvviso, inducendolo a dirigersi verso un ovest itinerante, o aveva girato in tondo. Per anni sostenne e raccontò soltanto la prima versione. | } |
Sito ufficiale | Goodreads
L'AUTORE
Andrea Gatti è un giovane luminare italiano, modello abat-jour.
Nella vita è archeologo, specializzato nella virtualizzazione del patrimonio: come la ricostruzione/ristrutturazione 3D di siti e reperti, la fotogrammetria e tante altre cose che suonano fighissime, ma che sono in realtà il frutto di ore e ore seduti davanti al pc.
Inutile dire che questo campo non è tutto rose e fiori. Anzi, nemmeno un po’. Quindi per ora più che archeologo gli piace definirsi disoccupato.
Sì, suona bene.
Nel tempo libero è invece un brillante scrittore (E come no? È un’abat-jour!).
Ha pubblicato con le sue manine un primo romanzo, Non tutti i principi nascono azzurri, un romanzo sulle avventure di un principe azzurro che non vuole essere un principe azzurro.
Sta ora lavorando al secondo, di cui però non può raccontare nulla, pena ricominciare a contare a ritroso da mille (l’ha già fatto una volta, a sei anni, e ha appena finito — siate clementi).
Nella vita è archeologo, specializzato nella virtualizzazione del patrimonio: come la ricostruzione/ristrutturazione 3D di siti e reperti, la fotogrammetria e tante altre cose che suonano fighissime, ma che sono in realtà il frutto di ore e ore seduti davanti al pc.
Inutile dire che questo campo non è tutto rose e fiori. Anzi, nemmeno un po’. Quindi per ora più che archeologo gli piace definirsi disoccupato.
Sì, suona bene.
Nel tempo libero è invece un brillante scrittore (E come no? È un’abat-jour!).
Ha pubblicato con le sue manine un primo romanzo, Non tutti i principi nascono azzurri, un romanzo sulle avventure di un principe azzurro che non vuole essere un principe azzurro.
Sta ora lavorando al secondo, di cui però non può raccontare nulla, pena ricominciare a contare a ritroso da mille (l’ha già fatto una volta, a sei anni, e ha appena finito — siate clementi).
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