"La finestra sotto il ciliegio"
Oltre la porta | Segnalazioni autori emergenti
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AUTORI: Enza Villoni
CE: EdizioniSì
ISBN: 9788897399230
ISBN: 9788897399230
PAGINE: 200
CARTACEO: 15,00€
Ibs | Deastore | Webster | Libreriauniversitaria
Unilibro | Azetalibri | LaFeltrinelli
CARTACEO: 15,00€
Ibs | Deastore | Webster | Libreriauniversitaria
Unilibro | Azetalibri | LaFeltrinelli
Monica Viani è una bella ragazza di quasi 28 anni, che fa il medico Veterinario in un ambulatorio sulla via Tuscolana a Roma. È un’accanita fan di Antonello Venditti, e ascolta sempre ad alto volume le sue canzoni come faceva sua madre Maria Elena.
Alessandro Romano, alias Alex, è un bravo attore di teatro 34enne, molto apprezzato nei piccoli teatri della città e che inizia a muovere i primi passi anche in altre parti d’Italia.
I due, in una fredda giornata invernale di fine anni 90, si scontrano fuori una banca del centro; è subito colpo di fulmine. Si mettono insieme e vanno a vivere in un appartamento vicino a Paolo, il padre di Monica, un pugliese vedovo ed ex ferroviere in pensione, nel quartiere del Quadraro; fuori la casa, in giardino, davanti alla finestra del salotto c’è una pianta di ciliegio. I ragazzi sono innamoratissimi l’uno dell’altra, e la loro storia d’amore va a gonfie vele e si protrae nel tempo tra occasioni liete di vita normale e lavoro. Monica è altresì divisa tra convegni sulle malattie dei cani e gare di Agility Dog (corsa ad ostacoli canina) a cui partecipa con il suo piccolo meticcio Lampadino; mentre Alex è lontano per tournee teatrali.
Purtroppo, la loro vita, così perfetta nella bellezza della semplicità quotidiana, comincia a sgretolarsi dal momento in cui Monica accusa strani malori che la mettono a dura prova e diventano per lei una costante, caratterizzati da vomito e capogiri. I malori di Monica esplodono in tutta la loro violenza e le viene confermata una diagnosi infausta che prima era solo sospetta: è malata di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), di tipo galoppante, fulminante, una terribile malattia degenerativa progressiva del sistema nervoso centrale che porta alla paralisi completa di tutti i muscoli; si spiegano così le cadute e tutti quei malesseri che finora l’hanno tormentata. Inizia il giro della speranza per Alex e Paolo in diversi ospedali.
Non potendo fare più niente, il ragazzo decide di sposarla in tempi record; vuole almeno regalarle un giorno bellissimo prima che la malattia peggiori e lei non cammini più. Da lì in poi è tutto un susseguirsi di tappe con conseguenze di eventi tragici; Monica chiede ad Alex di aiutarla a morire prima che non possa più parlare e muoversi. Cosa che lui non accetta. Come ultimo regalo, Alex tramite un’associazione dei malati di sla, organizza per la moglie un concerto dal vivo con Antonello Venditti.
Da ultimo, “La Finestra sotto il Ciliegio” che Monica vede dal suo letto gli ultimi giorni di vita, diventerà l’unico contatto con la realtà esterna; ormai ridotta all’ombra della donna forte quale era prima, la guarda e immagina di cogliere ancora quelle deliziose ciliege sull’albero, arrampicandosi e giocherellando con il marito come faceva un tempo. Ma la fine arriva presto; Monica si spegnerà il 26 febbraio 2004 all’età di soli 34 anni
Alessandro Romano, alias Alex, è un bravo attore di teatro 34enne, molto apprezzato nei piccoli teatri della città e che inizia a muovere i primi passi anche in altre parti d’Italia.
I due, in una fredda giornata invernale di fine anni 90, si scontrano fuori una banca del centro; è subito colpo di fulmine. Si mettono insieme e vanno a vivere in un appartamento vicino a Paolo, il padre di Monica, un pugliese vedovo ed ex ferroviere in pensione, nel quartiere del Quadraro; fuori la casa, in giardino, davanti alla finestra del salotto c’è una pianta di ciliegio. I ragazzi sono innamoratissimi l’uno dell’altra, e la loro storia d’amore va a gonfie vele e si protrae nel tempo tra occasioni liete di vita normale e lavoro. Monica è altresì divisa tra convegni sulle malattie dei cani e gare di Agility Dog (corsa ad ostacoli canina) a cui partecipa con il suo piccolo meticcio Lampadino; mentre Alex è lontano per tournee teatrali.
Purtroppo, la loro vita, così perfetta nella bellezza della semplicità quotidiana, comincia a sgretolarsi dal momento in cui Monica accusa strani malori che la mettono a dura prova e diventano per lei una costante, caratterizzati da vomito e capogiri. I malori di Monica esplodono in tutta la loro violenza e le viene confermata una diagnosi infausta che prima era solo sospetta: è malata di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), di tipo galoppante, fulminante, una terribile malattia degenerativa progressiva del sistema nervoso centrale che porta alla paralisi completa di tutti i muscoli; si spiegano così le cadute e tutti quei malesseri che finora l’hanno tormentata. Inizia il giro della speranza per Alex e Paolo in diversi ospedali.
Non potendo fare più niente, il ragazzo decide di sposarla in tempi record; vuole almeno regalarle un giorno bellissimo prima che la malattia peggiori e lei non cammini più. Da lì in poi è tutto un susseguirsi di tappe con conseguenze di eventi tragici; Monica chiede ad Alex di aiutarla a morire prima che non possa più parlare e muoversi. Cosa che lui non accetta. Come ultimo regalo, Alex tramite un’associazione dei malati di sla, organizza per la moglie un concerto dal vivo con Antonello Venditti.
Da ultimo, “La Finestra sotto il Ciliegio” che Monica vede dal suo letto gli ultimi giorni di vita, diventerà l’unico contatto con la realtà esterna; ormai ridotta all’ombra della donna forte quale era prima, la guarda e immagina di cogliere ancora quelle deliziose ciliege sull’albero, arrampicandosi e giocherellando con il marito come faceva un tempo. Ma la fine arriva presto; Monica si spegnerà il 26 febbraio 2004 all’età di soli 34 anni
Enza Villoni ama scrivere sin da piccola. Ha sempre avuto una fervida fantasia, ma in origine scopre di possedere talento per il disegno. Trascorre la sua infanzia in Inghilterra, a Woking. Torna in Italia solo agli inizi degli anni ottanta. Dopo le scuole medie, frequenta l'Istituto d'Arte di Cascano di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. Sono anni magnifici. Grazie a un compito in classe, un laboratorio di scrittura creativa, inventa la favola di un bambino e il suo cane, entrambi i quali, vogliono andare sulla luna con uno scarpone spaziale; la professoressa di italiano si complimenta, esortandola a proseguire come autrice di storie, ha 15 anni. Enza non ci pensa, però. In seguito, decide di continuare gli studi artistici e si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Napoli, sezione Pittura, conseguendo la laurea a pieni voti 110. In questo periodo lavora in un centro di malati di mente, insegnando loro pittura, disegno e altre discipline artistiche, e proprio qui, ha la splendida idea di cominciare a scrivere un romanzo "Fantasy", dai toni DARK, GOTICO. I protagonisti della storia si presentano anche di notte, e le immagini delle loro peripezie e avventure si accalcano davanti agli occhi come scene di un film; inizia ad abbozzare qualcosa a mano, è il 2002, non ha il pc. Nel frattempo realizza anche i disegni dei personaggi.
Purtroppo, alla gioia della laurea, nella sua famiglia si contrappone una sventura; sua madre si ammala di SLA. Distrutta da tale notizia, Enza assieme ai suoi familiari, si dedica totalmente a lei. Man mano che la malattia progredisce e peggiora, si rifugia sempre più nella scrittura tra i suoi personaggi fantastici, uniche amicizie sono la penna, i colori, i pennelli e le tele, poi arriva il pc nel 2004. Riporta lì tutto, finalmente, come un vero libro. Scrive anche in ospedale, ed è arrivata a metà del manoscritto. Ad un certo punto, presa da un blocco, smette il fantasy, non scrive più, intanto, la madre muore.
Una notte fa un sogno, c'è un famoso attore che esce da una banca a Roma, si scontra con lei e si conoscono; da quella visione onirica, prendendola come spunto per la trama, decide di scrivere un romanzo dedicato ai malati di sla. Ecco che, in circa nove mesi, nasce "La Finestra sotto il Ciliegio" (2014 edizioni Sì, settimanale Sì, 200 pg), lo scopo è far capire alla gente cosa sia realmente la sla e sensibilizzare.
Attualmente ha di nuovo messo mano al suo romanzo fantasy, ambientato in Inghilterra nel 1672, tra stregoni, magia, foreste incantate e scope volanti. Ciò che la ispira di più.
Purtroppo, alla gioia della laurea, nella sua famiglia si contrappone una sventura; sua madre si ammala di SLA. Distrutta da tale notizia, Enza assieme ai suoi familiari, si dedica totalmente a lei. Man mano che la malattia progredisce e peggiora, si rifugia sempre più nella scrittura tra i suoi personaggi fantastici, uniche amicizie sono la penna, i colori, i pennelli e le tele, poi arriva il pc nel 2004. Riporta lì tutto, finalmente, come un vero libro. Scrive anche in ospedale, ed è arrivata a metà del manoscritto. Ad un certo punto, presa da un blocco, smette il fantasy, non scrive più, intanto, la madre muore.
Una notte fa un sogno, c'è un famoso attore che esce da una banca a Roma, si scontra con lei e si conoscono; da quella visione onirica, prendendola come spunto per la trama, decide di scrivere un romanzo dedicato ai malati di sla. Ecco che, in circa nove mesi, nasce "La Finestra sotto il Ciliegio" (2014 edizioni Sì, settimanale Sì, 200 pg), lo scopo è far capire alla gente cosa sia realmente la sla e sensibilizzare.
Attualmente ha di nuovo messo mano al suo romanzo fantasy, ambientato in Inghilterra nel 1672, tra stregoni, magia, foreste incantate e scope volanti. Ciò che la ispira di più.
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